B come bambini: il Maneki Neko è sempre stato apprezzato anche dai bambini, probabilmente per le fattezze da gatto, ed ha probabilmente ispirato il design di Hello Kitty.
C come casa: la casa è il luogo ideale dove tenere il proprio Neko, per portare fortuna a tutta la famiglia.
D come design: il Maneki Neko è sempre più un brand, un oggetto di design, decora infatti oggetti di uso comune ed è oggetto di artisti che espongono le proprie opere in gallerie.
E come Edo: il Maneki Neko è nato nel periodo Edo (1603-1868).
F come fortuna: la fortuna che il proprietario del Neko avrà.
G come Gotokuji: il tempio a Tokyo dedicato al portafortuna ed il tempio della leggenda in cui il nobile cercò riparo dalla tempesta.
H come hikone: il nome del disttetto vicino a Kyoto da cui proveniva il nobile che trovò riparo nel tempio del mito del Maneki Neko.
I come Imado: il santuario Imado in Andalusia, Tokyo. Posto a ricordare il vecchio mercato di Edo (l'antica Tokyo) dove i mercanti erano soliti esporre i loro Neko.
L come Lucky: il Maneki Neko è anche chiamato in altre lingue, tra cui la traduzione dal cinese, Lucky Cat.
M come Maneki: tradotto: che invita ad entrare.
N come negozio: il portafortuna è infatti spesso esposto all'entrata dei negozi giapponesi per propiziarsi l'arrivo di clienti
O come oro: tra i colori più utilizzati per il gatto c'è l'oro, che dovrebbe portare soldi e successo negli affari.
P come portafortuna: il Neko è un portafortuna
Q come qualità: ormai la maggior parte dei maneki Neko sono prodotti in massa e in plastica, ma, se si sa dove cercare, si possono acquistare prodotti di qualità dipinti a mano ed in ceramica, ognuno diverso dall'altro.
R come Ryo: un ryo è infatti il valore della moneta (Koban) che il gatto tiene fra le zampe.
S come santuario: sono numerosi i santuari dedicati al Maneki Neko, come ad esempio quello del tempio Gotokuji a Tokyo.
T com'è tradizione: il simbolo del Maneki Neko ormai da parte di una lunga tradizione che, sebbene si sia innovato e reinventato sul modello originale, rimane la stessa del periodo Edo sia nella forma sia nel significato.
U come Usugumo: Usugumo era una prostituta protagonista de mito riguardante il Maneki Neko, la statua a forma di gatto donatale si suppone sia uno dei primi esempi di tale portafortuna.
V come valori: il mito legato infatti al Maneki Neko si lega strettamente ai valori di ospitalità cari ai giapponesi.
Z come zampa: la zampa del gatto che invita il visitatore ad entrare.
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