Thursday, 16 January 2020

#33 - La sintesi finale

Eccoci giunti alla fine di questo viaggio che ha approfondito la mia e spero anche la vostra conoscenza di uno dei portafortuna giapponesi più conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.
Tutto questo è partito da Shibuya uno dei quartieri cardine di Tokyo, una città che mi ha colpito per la sua modernità in perfetta armonia con la storia e la natura. La capitale, sebbene moderna, si fa culla della tradizione che non solo rimane intatta, ma soggioga la tecnica a proprio vantaggio, come dimostrato dagli oggetti analizzati. L'incredibile frenesia e distopia giapponese, messa in luce da molti libri e film, da un lato, il mito e la tranquillità dei giardini zen dall'altra. Oggetto cardine ed esso stesso incarnazione di queste facce della cultura giapponese è il Maneki Neko dal successo tale da essere stato esportato in diverse altre culture, resta legato a quella giapponese, come testimoniato dalla storia e da alcuni proverbi. In una società come quella giapponese non poteva però sfuggire all'innovazione, la tassonomia del portafortuna rivela infatti come in esso materialitecniche e persino usi, siano variati nel tempo. Quello che rimane però intatto è la sua simbologia ed i suoi tratti distintivi, così come anche i concetti di accoglienza e ospitalità dei quali si fa testimone fin dal periodo Edo, da cui provengono i primi esemplari, alcuni vere e proprie opere d'arte.
Il Maneki Neko oggi è ben più di un portafortuna da relegare ad una vetrina, dalle case giapponesi si è riversato in strada dove ha fatto valere il suo nome nel cinema, nella letteratura, nella musica e, ovviamente, nei manga. L'ingranamento nella cultura giapponese è tale da rivaleggiare con altri gatti dal successo mondiale come Hello Kitty e Doraemon ed essersi guadagnato non solo templi in suo onore, come il Gotokuji a Tokyo, ma anche musei, francobolli e giorni in suo nome.
Spero con questo blog di essere riuscito nell'intento di mostrare come, per ogni oggetto, si nasconda, dietro al suo ABC, un mondo fatto di dettagli e collegamenti pronti ad essere colti, basta allungare la zampa.

Dario Buongarzone

Tuesday, 14 January 2020

#31 - l'ABC della cosa

A come amuleto: il Neko si può trovare appeso ad una corda sull'uscio di casa per protezione e fortuna
B come bambini: il Maneki Neko è sempre stato apprezzato anche dai bambini, probabilmente per le fattezze da gatto, ed ha probabilmente ispirato il design di Hello Kitty.
C come casa: la casa è il luogo ideale dove tenere il proprio Neko, per portare fortuna a tutta la famiglia.
D come design: il Maneki Neko è sempre più un brand, un oggetto di design, decora infatti oggetti di uso comune ed è oggetto di artisti che espongono le proprie opere in gallerie.
E come Edo: il Maneki Neko è nato nel periodo Edo (1603-1868).
F come fortuna: la fortuna che il proprietario del Neko avrà.
G come Gotokuji: il tempio a Tokyo dedicato al portafortuna ed il tempio della leggenda in cui il nobile cercò riparo dalla tempesta.
H come hikone: il nome del disttetto vicino a Kyoto da cui proveniva il nobile che trovò riparo nel tempio del mito del Maneki Neko.
I come Imado: il santuario Imado in Andalusia, Tokyo. Posto a ricordare il vecchio mercato di Edo (l'antica Tokyo) dove i mercanti erano soliti esporre i loro Neko.
L come Lucky: il Maneki Neko è anche chiamato in altre lingue, tra cui la traduzione dal cinese, Lucky Cat.
M come Maneki: tradotto: che invita ad entrare.
N come negozio: il portafortuna è infatti spesso esposto all'entrata dei negozi giapponesi per propiziarsi l'arrivo di clienti
O come oro: tra i colori più utilizzati per il gatto c'è l'oro, che dovrebbe portare soldi e successo negli affari.
P come portafortuna: il Neko è un portafortuna
Q come qualità: ormai la maggior parte dei maneki Neko sono prodotti in massa e in plastica, ma, se si sa dove cercare, si possono acquistare prodotti di qualità dipinti a mano ed in ceramica, ognuno diverso dall'altro.
R come Ryo: un ryo è infatti il valore della moneta (Koban) che il gatto tiene fra le zampe.
S come santuario: sono numerosi i santuari dedicati al Maneki Neko, come ad esempio quello del tempio Gotokuji a Tokyo.
T com'è tradizione: il simbolo del Maneki Neko ormai da parte di una lunga tradizione che, sebbene si sia innovato e reinventato sul modello originale, rimane la stessa del periodo Edo sia nella forma sia nel significato.
U come Usugumo: Usugumo era una prostituta protagonista de mito riguardante il Maneki Neko, la statua a forma di gatto donatale si suppone sia uno dei primi esempi di tale portafortuna.
V come valori: il mito legato infatti al Maneki Neko si lega strettamente ai valori di ospitalità cari ai giapponesi.
Z come zampa: la zampa del gatto che invita il visitatore ad entrare.

#30 - La tecnica della cosa

I Maneki Neko in plastica che muovono il braccio con una batteria sono sempre più diffusi e, sebbene siano a mio parere meno eleganti di quelli classici, hanno al loro interno un semplice ma per questo efficace meccanismo.
Il movimento del braccio è causato da una semplice batteria AA, o in alcuni casi una barriera alimentata dalla luce solare, un magnete e un filo avvolto intorno alla batteria. Il filo alimentato dalla barriera produce un campo magnetico che sposta il magnete sul braccio, un circuito alterna la tensione in modo da creare il movimento orario e antiorario.

#29 - I numeri della cosa

Il 29 settembre in Giappone è il giorno in cui si celebra Maneki Neko. Il motivo del numero è che il numero nove è pronunciato く KU, che ricorda il suono del verbo 来る "kuru" che significa vieni.
Invece il numero due è pronunciato FU フ. L'unione dei due numeri crea la parola FUKU 福 che significa buona fortuna. Inoltre la pronuncia di 9/29 può essere scritta KURUFUKU che significa "buona sorte sta arrivando".

#27 - Il museo della cosa

Esistono già molti musei dedicati alla cultura e alla storia del Maneki Neko. Quello che ho scelto perché considero il più fornito è quello a Okayama City, Nella prefettura di Okayama.
Il museo contiene oltre 700 portafortuna raccolti da tutto il Giappone.
Sito: http://manekineko-m.jp/

#26 - La cosa nei francobolli

Come francobollo raffigurante il Maneki Neko ho trovato due francobolli per commemorare nel 2019 l'anno del maiale. I due francobolli sono in vendita su eBay e spediti dal Giappone.




Sito eBay: https://www.ebay.com/itm/JAPAN-2019-NEW-YEAR-MANEKI-NEKO-BECKONING-CAT-EXTRACT-FROM-S-SHEET-2-STAMPS-USED/303216943971?hash=item4699236363:g:0W8AAOSw69ddIyq~

#25 - La cosa a casa

Il Maneki Neko è ovviamente non estraneo alla casa, come precedentemente visto il gatto non è soltanto messo a protezione della casa, ma usato anche come decorazione di oggetti di uso comune.
A casa mia il Maneki Neko è posizionato sopra una mensola in cucina. È del tipo più comune, bianco con macchie sulle braccia, e in plastica. L'abbiamo acquistato in uno dei numerosi mercati di Tokyo e portato a casa come ricordo del viaggio.


#24 - La cosa nel cinema


Maneki Neko è il titolo di un corto del 2017 realizzato e ambientato in Grecia.
Regia e sceneggiatura di Manolis Mavris.

#23 - La cosa nella letteratura

Riguardo alla letteratura ho scelto un Haiku, un tipo di poema nato in giappone composto da soli tre versi, di un anonimo di nome Mumeishi su FictionPress.
L'haiku è stato pubblicato il 29 novembre 2001.

Maneki neko
Genkansaki o
Ganbatte yo

Tradotto:

Maneki Neko, sull'uscio di casa mia, ti auguro fortuna.

Monday, 13 January 2020

#22 - La cosa nei fumetti

Il Maneki-Neko compare come personaggio nel manga Kamksama no iutoori .
Scritto da Muneyuki Kaneshiro e illustrato da Akeji Fujimura.

#21 - Nella musica


Autore: Miss Kittin
Anno: 2013

#19 - Nell'arte

Questa è una statua lignea che manifesta uno dei primi esempi di Maneki Neko in Giappone, prima che il portafortuna prendesse la forma e i colori che conosciamo oggi.
Questa statua è situata nel mercato di Ofuna nella prefettura di Kanagawa.
Risale all'era Taishō (1912-1926) ed è alta trenta centimetri.
La zampa posteriore del gatto poggia su un simbolo fortuito che legge Fuku, che significa fortuna o prosperità. Nella zampa anteriore porta un Koban.
La statua era di un mercante nel mercato di Ofuna che la esponeva per propiziarsi buoni affari.
Fonte dell'immagine e delle informazioni

#18 - In cucina

Come precedentemente detto i Maneki Neko sono esposti in praticamente ogni ristorante in Giappone. Il loro accostamento al cibo non termina però al semplice soprammobile e alla loro funzione di invitare il cliente. Il gatto è infatti usato come decorazione per servizi di posate, bacchette, bicchieri da sake, servizi per il te, persino contenitori di spezie e liquidi. Stampe di Maneki Neko decorano inoltre presine e grembiuli da cucina.